Nazionale

“Vivicittà Porte aperte” è arrivata a Genova e Ferrara

Sport e inclusione sociale a Genova nel carcere di Marassi e nella casa circondariale di Ferrara: detenuti e podisti hanno corso insieme

 

Continua la corsa di Vivicittà negli istituti penitenziari e minorili, con gli eventi che rientrano sotto il cappello di Vivicittà "Porte aperte", che da decenni porta la "corsa più grande del mondo" dentro le mura delle carceri italiane. Tra aprile e maggio la manifestazione nazionale Uisp si sposta dalle strade e dai centri cittadini per concentrarsi sul diritto all'attività motoria e al benessere delle persone recluse. Molte le iniziative in programma nelle prossime settimane, che toccheranno varie città con il messaggio Uisp di amicizia e condivisione.

Dopo la lunga interruzione dovuta alla pandemia, è finalmente tornata a Genova “Vivicittà Porte Aperte”, storica manifestazione nazionale Uisp che a Genova si svolge dal 2012 e che, dopo lo stop per il Covid è tornata in scena martedì 9 maggio all'interno della casa circondariale di Marassi.

Sono stati 17 i detenuti pronti a correre in una gara podistica dal fortissimo valore simbolico. Su un percorso circolare di un paio di chilometri, i detenuti e i 16 podisti esterni coinvolti sono partiti dall’interno della casa circondariale di Marassi uscendo dalle mura per un breve tratto, passando da via Clavarezza e rientrando dall’ingresso di Corso De Stefanis. A dare il via alla gara è stato Tommaso Bisio, presidente del Comitato Uisp Liguria. Ogni podista delle associazioni sportive dilettantistiche affiliate alla Uisp, insieme ad una delegazione del gruppo podistico del quotidiano locale Il Secolo XIX, ha corso al fianco di un detenuto, tenendo il suo passo e cercando di supportarlo nel suo percorso fino al traguardo. Solamente i corridori detenuti, infatti, avevano il pettorale e hanno corso per il piazzamento finale. A vincere la gara è stato Chen Zipheng, seguito al secondo posto da Friday Igbinosun e al terzo da Issan El Bihi

L’evento, cominciato intorno alle 15, è stato una grande testimonianza di inclusione e di sport. Nel frattempo, sul campo di calcetto interno alla casa circondariale di Marassi, si è svolta una partita fra la squadra vincitrice del torneo che Uisp ha organizzato all’interno della casa circondariale nei mesi scorsi, contro la rappresentativa della Polizia Penitenziaria. “Una bellissima giornata, come lo è sempre stata Vivicittà Porte Aperte, progetto in cui l'Uisp crede molto – spiega Mariano Passeri, responsabile organizzativo Uisp dell’evento - Siamo contentissimi di aver riportato la corsa all’interno della casa circondariale. In più, abbiamo anche avuto una partita importante: l'incontro tra la squadra vincitrice del torneo e la rappresentativa della polizia penitenziaria. Come Uisp crediamo che sia la via giusta per portare anche qui, dentro una struttura come questa, un po’ di spensieratezza e soprattutto qualcosa in più rispetto alle attività che solitamente si fanno”.

“Stiamo lavorando con la direzione per ricostruire le condizioni per poter rifare Vivicittà come gli scorsi anni – ha proseguito Fabrizio De Meo, Uisp Genova – perché attraverso l’attività sportiva si può creare un ponte fra il carcere e il territorio. Crediamo sia nostro compito e dovere, come associazione che promuove diritti e cittadinanza, rompere il più possibile l’isolamento. Lavoriamo sia all’interno che fuori affinché le nostre strutture e associazioni sportive siano le più accoglienti possibile”.

A Genova, l’iniziativa di “Vivicittà Porte Aperte” si realizza nell'ambito del progetto denominato "La rete che unisce" (patto di sussidiarietà attivato grazie al contributo della Regione Liguria e di cui capofila è Agorà). Nell’ambito di tale progetto, l'Uisp Genova è presente con la predisposizione e organizzazione di attività motorie e sportive che abbiano la finalità di creare un ponte tra carcere e territorio, tra chi è dentro e chi fuori le mura. “Ringrazio tutte le persone che hanno collaborato all’organizzazione di questa giornata - ha dichiarato la direttrice della Casa circondariale di Marassi, Tullia Ardito - torniamo finalmente a fare queste bellissime iniziative. Un incontro tra la città e il carcere, un interscambio fra persone che fanno sport, un’attività che unisce. L'evento di oggi ne è la dimostrazione. Il carcere è un luogo chiuso, ma queste iniziative permettono di aprire il carcere alla città”. Presente anche una delegazione della Regione Liguria e degli assessorati allo Sport e alle Politiche Sociali. Nello specifico, hanno preso parte alla giornata alla casa circondariale di Marassi Manuela Facco e Valentina Mari. Vivicittà Porte Aperte è stato organizzato grazie alla disponibilità di soci e volontari Uisp, con la collaborazione della direzione e del personale del carcere di Marassi, oltre che della Polpen. 

Vivicittà-Porte Aperte è andata in scena, mercoledì 10 maggio, all’interno delle mura della casa circondariale di Ferrara, nell’ambito del progetto promosso da Uisp Ferrara e patrocinato dal Comune di Ferrara, Regione Emilia-Romagna. Presenti Maria Nicoletta Toscani, direttrice della casa circondariale di Ferrara, Cristina Coletti, assessore ai servizi sociali del Comune di Ferrara, Paolo Calvano, assessore regionale al bilancio, che ha anche corso, Eleonora Banzi e Andrea De Vivo, presidente e vicepresidente Uisp Ferrara. All’evento hanno presenziato anche Ilias Aouani, detentore del record italiano su maratona, accompagnato dall’allenatore, Massimo Magnani. 

“L’amministrazione – ha sottolineato l’assessore Cristina Coletti, che ha dato il via alla gara – si adopera da tempo con la struttura circondariale con progetti sociali e ludici atti al percorso riabilitativo del detenuto. Un ringraziamento a Uisp ed alla casa circondariale per ‘Vivicittà’ che ritorna dopo gli anni di stop per la pandemia”. I detenuti del penitenziario sono stati impegnati in una mattinata di attività sportiva. “L’obiettivo dichiarato – ha aggiunto l’assessore regionale, Paolo Calvano – è utilizzare lo sport, grande strumento di integrazione sociale, come mezzo per abbassare le barriere tra il carcere e la città”.

Alla giornata hanno partecipato, oltre ai detenuti, anche i tecnici educatori di Uisp Ferrara, e alcuni tesserati del podismo ferrarese. La gara si è svolta all’interno del perimetro della casa circondariale, con tre giri e complessivi 2,4 km, proclamazione del vincitore e podio. “Il progetto, in collaborazione tra Uisp e la casa circondariale - ha detto Eleonora Banzi, presidente Uisp Ferarra - promuove lo sport tra i detenuti, svolge un importante funzione di integrazione e inclusione, crea un ponte tra carcere e territorio. Lo sport, con le sue regole e i suoi principi, svolge un importante ruolo per la rieducazione e la reintegrazione dei detenuti. Seguire le regole, rispettare gli altri avversari ha un importante ruolo educativo; ripartire dallo sport è sempre una buona idea”. Il vincitore di questa edizione è stato Bourzaik Ossama, secondo posto per El Mouazzi Aderrahim e terzo posto per Fahmane Mouhammed.

Il programma di Vivicittà Porte aperte prosegue mercoledì 17 maggio a Reggio Emilia, il 20 ad Enna e il 27 a Sassari e Cremona. Consulta qui il calendario aggiornato.

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